Impianto modulare 1/87


Dati principali

I modelli vengono realizzati in scala 1/87 (HOm). Viene rappresentata la ferrovia Biasca-Acquarossa nei suoi ultimi anni di esercizio, quindi fine anni '60-inizio anni '70.

 

I Moduli sono larghi quaranta centimetri 40 cm, è la lunghezza varia da 80 a 200 cm. L'alimentazione è analogica, e gli scambi vengono manovrati manualmente tramite leve. Sono stati utilizzati binari HOm di Bemo.

Concetto

Prima fase (informazioni più dettagliate su www.polier.ch)

Bild: Mattei
Bild: Mattei

L'impianto è stato inizialmente concepito e iniziato da Maurizio (MAPO).

L''obiettivo era di ricreare l'atmosfera della ferrovia Biasca-Acquarossa ormai sparita durante la festa popolare in occasione del centesimo dalla sua apertura.

Il motto e' stato  "100° Anniversario della ferrovia ma non c'è più la ferrovia? Ricreiamola in scala 1/87!".

 

Chiaramente un simile progetto si lascia realizzare solamente in totale autocostruzione, dato che l'industria non offre modelli di case Ticinesi e neanche i rotabili della ferrovia Biasca-Acquarossa.

Di conseguenza la ferrovia è stata riprodotta in maniera semplificata, con l' obiettivo non di una realizzazione molto dettagliata, ma invece cercando di ricreare la giusta atmosfera come sul palcoscenico di un teatro.
Non va dimenticato che il percorso riprodotto era lungo quasi 70m  e con solo una leggera compressione rappresentava la quasi totalità della tratta originale!

 

Immagini su polier.ch: 
Foto Hunziker ; Foto Karpf ; Foto Keller ; Foto Mattei

 

Il progetto originario di Maurizio è presentato sulla sua pagina WEB  (qui e qui).

 

La prima parte della realizzazione dell'impianto è poi stata documentata sul suo blog, riccamente illustrato. Questo si divide nei seguenti capitoli:
 25.7.2010; 8.8.2010; 31.1.2011; 22.2.2011; 24.4.2011; 15.5.2011; 28.6.2011; 16.6.2012; 16.6.2012 IV; 16.6.2012 V; 17.6.2012 II; 17.6.2012 III.

Solo un paio di moduli sono stati completati e dettagliati ("Castello die Pozzo"; "Dongio"), la  La maggior parte è stata portata a livello di funzionalità tecnica, ma il paesaggio è rimasto a livello di struttura grezza ( conformazione del terreno).

 

Come materiale rotabile ci si è limitati a delle modifiche parziali su una motrice delle ferrovie Retiche Bemo ABe4/4 501, e alla riverniciatura di alcuni vagoni passeggeri e di un paio di carri merci (Bemo) (Sebastiano).

 

Un' autocostruzione in ottone della motrice originale BCFe 2/4 invece è stata approntata da un modellista di Milano (Brian) e messa a disposizione per la esposizione.

 

L'impianto è stato esposto due volte: in occasione dei festeggiamenti per il centesimo anniversario della BA a Biasca, (2011) e l'anno seguente in occasione del centesimo anniversario della tratta
 RhB Ilanz-Disentis a Disentis.

 

Al termine dell'esposizione nel 2012 il progetto non venne più perseguito.

Seconda fase (tema di queste pagine)

Ad inizio 2020 Sebastiano e Dominic decidono di ririprendere in mano il progetto con l'obiettivo di completare/fare l'allestimento paesaggistico di alcuni ulteriori moduli costruiti a suo tempo da Maurizio.

questa volta gli obiettivi fissati sono una maggior attenzione alla qualità delll'allestimento modellistico, allo stesso tempo però limitando il progetto ad un numero molto ridotto di elementi.
 Begonnen wurde mit dem "Bahnhof Acquarossa" und den Gebäuden für den "Bahnhof Biasca". Überarbeitet werden sollen zudem weiter "Corzoneso" mit "Castello di Pozzo" und "Dongio". Ebenfalls ist geplant, das Rollmaterial neu zu bauen.